Analisi de "La ginestra" di G. Leopardi - Commento "La Ginestra", Figure retoric

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Kobra.
CAT_IMG Posted on 9/6/2011, 15:51     +1   -1




Analisi de "La ginestra" di G. Leopardi - Commento "La Ginestra", Figure retoriche, prosa parafrasi


Contenuti:
1° strofa: ginestra contestualizzata: opposizione Ginestra – deserto, aridità – profumo, vita – morte
v. 37: brusco passaggio da momento lirico a momento polemico contro coloro che esaltano la vita umana di fronte alla furia distruttrice della natura. Sarcasmo pungente.
2° strofa: domina ancora l’argomento polemico, questa volta contro il “secol superbo e sciocco”, contro la filosofia spiritualistica.
3° strofa: continua la polemica. Comincia la metafora dell’uomo povero ed infermo che si manifesta agli altri per quello che realmente è, non vanta un fisico forte o ricchezze che non possiede.
v.111: Nobiltà: quella che guarda in faccia alla realtà. Svolta del pensiero leopardiano. Non si limita più a posizione critiche, negative, a distruggere i miti ingannevoli rivelando il vero, ma viene proponendo con vigore una parte costruttiva, un’alternativa alle teorie spiritualistiche (che propongono all’uomo destini che non gli sono propri).
Propone ancora una volta il vero della ragione, ma non in funzione passiva: individuare la nemica dell’uomo e combatterla… non c’è più rassegnazione, indifferenza verso i mali della società. Propone una sua idea di progresso. L’ingiustizia è fatta dalla natura: gli uomini resisi conto di ciò che devono costruire una società più giusta con rapporti più umani. Progresso di tipo morale e civile, si fonda sulla lucida consapevolezza della tragica condizione dell’umanità. Non nega assolutamente il suo pessimismo: si trasforma da pessimismo cosmico (che finiva per travolgere l’uomo) in pessimismo agonistico (nel quale l’uomo combatte contro la natura). L’uomo afferma la propria dignità. Recupera il ruolo dell’intellettuale: una persona che prima degli altri riesce a rendersi conto della sua situazione e combatte contro questa. Ha il compito di diffondere la consapevolezza del vero, ha il ruolo di indicare qual è il vero nemico contro cui combattere. Questo è in funzione di spingere gli uomini alla fraternità.
4° strofa: rompe con la strofa precedente. Scorcio paesaggistico, stesso della 1° strofa, un paesaggio deserto (una distesa di lava pietrificata, che evoca immagini di morte). Da questo ritorno prende spunto per una riflessione che lo porta a mettere in discussione l’antropocentrismo dell’uomo. Universo fatto di stelle piccolissime che sembrano nebbia e perdono consistenza, rovesciando la prospettiva: è la terra stessa che perde consistenza (vedere l’uomo, la terra dalle stelle è come vedere le stelle dalla terra). È un’illusione creata dalle teorie spiritualistiche l’antropocentrismo.
5° strofa: Parte dalla natura e arriva all’uomo. Metafora della mela che distrugge cadendo un formicaio, come un tumulto della terra che distrugge le cose dell’uomo. Si avverte la furia distruttiva della natura. Forze della natura: si scagliano contro le forme della natura (formiche) e contro l’uomo. Ma con più virulenza contro gli altri esseri rispetto all’uomo, questo perché le formiche sono molto numerose.
6° strofa: tempo dell’uomo  muta continuamente. Tempo della natura  rimane immutato, fermo nelle sue minacce contro l’uomo. Prima parte: contrasto tra un quadro idillico (villa, vigneti) e l’immagine sinistra della forza distruttrice della natura, che nega ogni pace. Seconda parte: motivo della rovina delle antiche città, che tornano alla luce con gli scavi archeologici.
Natura: continua ad incombere con la sua eterna minaccia.
Conclusione della strofa: motivo riflessivo, la natura è ancora verde quando cadono i popoli.
Fine: accusa all’uomo che si arroga il vanto di eternità
7° strofa: struttura circolare: ritorna in primo piano la ginestra.
Fiore: significato simbolico, pietà verso la condizione delle creature. Poi la lenta ginestra diviene un modello di comportamento eroico e nobile per l’uomo. Dovrà inevitabilmente chinare il capo alla furia distruttrice della natura, ma questa sua sconfitta non cancella la sua dignità. Non erge il capo per eguagliarsi al cielo, non vuole imporre il suo dominio sulle altre creature, è consapevole del proprio destino, afferma la propria identità adeguandosi a quello che la necessità della natura le impone. Ginestra = lenta, pieghevole perché si adatta senza rinunciare alla propria dignità.
Messaggio nuovo: stimolare la fratellanza tra gli uomini per combattere un destino comune. Leopardi cerca di condurre gli altri dalla sua parte: contro la natura. C’è maggior contatto con la cultura del suo tempo, spirito ottimistico e romantico: la letteratura può educare (ad una dimensione di giustizia). Da leopardi parte una catena umana (né civile, né sociale) nella consapevolezza della vita.

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Scritto nel 1836 a Torre del Greco, dove si era rifugiato per sfuggire all’epidemia di colera che imperversava a Napoli
Lo spunto iniziale della poesia è dato dalla viva impressione suscitata in Leopardi dalla fioritura della ginestra sulle pendici del Vesuvio

CONCETTI FONDAMENTALI:

• STOLTA SUPERBIA DEL GENERE UMANO
Il fiore è contrapposto all’orgoglio e alla ridicola illusione dell’uomo di essere padrone dell’universo
Versi: 102,103 “e di fetido orgoglio empie le carte”
188,189 “che te signora e fine credi tu data al tutto”
296 “l’uomo di eternità s’arroga il vanto”

• POLEMICA CONTRO LA FILOSOFIA SPIRITUALISTICA del secolo che crede nelle “magnifiche sorti e progressive” (vv 51) dell’uomo
Polemica contro :
 la fiducia sulle capacità illimitate dell’uomo (illuminismo)
 L’IDEALISMO PROGRESSISTA (ottusa fiducia nella centralità dell’uomo e nella perfettibilità dell’universo)
 Gioberti, Manzoni , Rosmini,Mariani

Il verso 51 è una citazione del cugino Terenzio Mariani , scrittore di orientamento cattolico-progressista che saltava le sorti magnifiche e progressive dell’umanità

“e gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce” (vangelo di Giovanni)
tenebre = rappresentano l’idealismo progressista,ottimista , cattolico–liberale
luce = l’uomo prende coscienza del proprio stato  l’uomo è nulla a confronto della natura
Rinascimento rappresenta la natura umana così com’essa è ; ossia debole , in balia di forze infinitamente più potenti , e inoltre priva di qualsiasi consolazione provvidenzialistica

• CADUCITA’ E MISERIA DELL’UOMO
Il genere umano deve prendere coscienza della propria fragilità , dell’infima consistenza di quel granel di sabbia che è la terra in confronto all’immensità dell’universo.
Versi: 173 “globo ove l’uomo è nulla”
190 “in questo oscuro granel di sabbia”
294 “caggiono i regni intanto,passan genti e linguaggi”

• ASSOLUTA INDIFFERENZA DELLA NATURA E LA SUA OSTILITA’ NEI CONFRONTI DELL’UOMO
La natura è indifferente di fronte al destino dell’uomo
Versi: 231 “non ha natura al seme dell’uomo più stima o cura che alla formica”
La ginestra , che il poeta vede fiorire sulle aride pendici del Vesuvio e che aveva già visto fra le rovine di Roma , sembra prediligere i luoghi desolati che testimoniano di gravi catastrofi naturali (eruzione del vulcano nel 79 d.c. che distrusse Pompei ,Ercolano e Stabia) o storiche
La fragilità della ginestra sembra compiangere la realtà desolata .
Il Vesuvio è incombente con la sua sinistra aridità e la sua enorme capacità distruttiva
Versi: 2,3 “formidabil, sterminator”
La natura , che pur ha generato l’uomo come madre , si rivela crudele matrigna
Versi 119,123
125 “madre è di parto e di voler matrigna”

• INVITO ALLA FRATELLANZA UNIVERSALE PER OPPORSI ALLA NEMICA NATURA
La solidarietà è un valore cristiano , ma nella poesia non ha un intento politico  soluzione positiva
Dalla presa di coscienza della propria vulnerabilità e debolezza deriva la necessità per gli uomini di allearsi tutti assieme contro la natura , riscoprendo la solidarietà al posto delle insensate lotte fratricide che segnano la storia
Versi 125,135 “nobil natura è quella che tutti fra sé confederati estima gli uomoni e tutti abbraccia con vero amor”
149 “social catena”

• ACCETTAZIONE DELLE TESI MATERIALISTICHE ,che considerano l’uomo “nato a perir” e non destinato a una vita immortale
Versi 100 “nato a perir, nutrito in pene”

Leopardi polemizza contro le credenze religiose , da lui ricondotte all’orgoglio dell’uomo nel ritenersi interlocutore privilegiato della divinità
Versi : 189,194 allusione alle favole sulle divinità che scendono sulla terra per occuparsi degli uomini , riguarda ogni forma di credenza religiosa (cristianesimo, dogma dell’incarnazione)
200 “non so se il riso o la pietà prevale” l’orgoglio e le patetiche illusioni sono oggetto di irrisione ma anche di compatimento

• CONVINZIONE CHE LA VERA DIGNITA’ INTELLETTUALE DELL’UOMO
Sta nel coraggio di alzare gli occhi per guardare in volto al destino comune a tutti, nel riconoscere “il mal che ci fu dato in sorte” e nel mostrarsi “grande e forte ..nel soffrir”

• GINESTRA
La fragile pianta ,pronta a soccombere alla violenza del vulcano ma non per questo vilmente rinunciataria (continua infatti a fiorire),né follemente orgogliosa da pensare di potersi opporre alla furia della natura , deve rappresentare un modello di comportamento per l’uomo, che a quella modestia e a quel coraggio dovrebbe ispirarsi , rinunciando per sempre alla propria superbia
Versi:297,304
Versi: 304,313 identificazione della figura del poeta con le ginestra

La poesia è il profumo della vita
La ginestra rappresenta l’umiltà che cerca con la sua forza vitale di reagire contro la natura
Il profumo della ginestra riempie la nostra solitudine e cerca nel poco di rinascere

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Fiore del centro-sud. Nasce a cespugli nelle aree deserte (Vesuvio). Distrutta da ogni colata lavica, ricresce.
Poemetto di 317 versi, orchestrazione sinfonica.

Intro: come il Vangelo: diffondersi della luce (ragione, consapovolezza della condizione umana) Vs le tenebre.

• 1° strofa: deserto Vs ginestra, aridità Vs profumo
paesaggio: antiidilliaco (novità), solo x contrasto usa quello idilliaco.
- “formidabil monte” : potenza distruttiva della natura
- “erme contrade”: desolazione, passare del tempo, perire
- “ceneri infeconde” e “impietrata lava”: morte, destino delle creature
- ginestra: abbellisce i deserti, compagna di sventure, gentile, commiserativa
- valore simbolico: Pietà x la sofferenza degli esseri (perseguitati dalla natura)
Pietà attraverso la Poesia (unico conforto dell’infelicità x Leopardi)
- identificazione segreta Leopardi-ginestra: vita che resiste alla forza della Natura.
- opposizione stilistica: sublimità grandiosa e orrida (vulcano) Vs delicatezza e musicalità (ginestra)
- ultima parte: motivo polemico, sarcastico: a smentire l’ottimismo di chi esalta la potenza dell’uomo
- fine: contrasto verità (nullità dell’uomo) Vs mito ingannevole di un progresso splendido

• 2° strofa:
- polemica antireligiosa: Leopardi materialista denuncia: -chi esalta il progresso e torna alle barbarie
- chi vuole libertà e vuole il pensiero schiavo del dogma
- solo il pensiero libero può guidare al meglio il destino degli uomini
- trionfo della religione dovuto a vigliaccheria, egli contrappone il suo Io eroico-combattivo

• 3° strofa:
- nobiltà spirituale: nel guardare con coraggio il destino comune, dire il vero sulla condizione umana
tragica, mostrandosi forti, fraterni e solidali (svolta di Leop).
- Prima distruggeva solo i miti ingannevoli, ora è anche combattivo: pessimismo eroico-combattivo
- continua a escludere la felicità, ma afferma la possibilità di un progresso, di una società + giusta (rapporti
umani solidali), progresso vero: civile e morale, basato sulla consapevolezza della condizione umana.
- Società coalizzata Vs la natura nemica. X la sopravvivenza.
- Compito dell’intellettuale: diffondere la consapevolezza del vero, spingendo alla fraternità .

• 4° strofa:
- si apre con uno scorcio paesistico (immagini luttuose + il poeta immerso nella natura (novità) )
prima (idilli) c’era un filtro tra realtà e poeta: x permettere l’immaginazione.
- Realtà orrida, non + trasfigurata da illusioni, è il Vero.
- Poi osserva il cielo: non + di immaginazione, ma x far riflettere sulla nullità della Terra
- Poi Vs le posizioni religiose (tra il riso e la pietà)

• 5° strofa: tema: potenza distruttrice della natura: descrive il cataclisma (eruzione)
scena dinamica, rapidità delle fasi distruttive, metafora: “utero tonante”

• 6° strofa: tema: tempo: variabilità tempo umano Vs immobilità tempo natura
- 1° parte: contrasto: quadro potenzialmente idilliaco Vs grandiosa natura distruttrice
- 2° parte: rovine di antiche città (gusto romantico)
presenza costante del vulcano in lontananza

• 7° strofa: ritorna la ginestra (significato simbolico)
Modello di comportamento eroico: dovrà piegare il capo alla natura, ma la sconfitta non ne cancella la dignità (non ha mai piegato codardamente la testa, nè mai ha voluto imporre il suo dominio)
 
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