Nome:Black Sabbath
Paese D'Origine:Regno Unito
Genere:-Heavy Metal
-Hard Rock
-Proto Doom
-AOR
Periodo Di Attività:1964-in attività
Formazione:Tony Iommi
chitarraOzzy Osbourne
voce,armonicaGeezer Butler
bassoBill Ward
batteriaNascono (a Birmingham) alla fine degli anni '60 come Earth ma modificano presto il loro nome in Black Sabbath (dal film di Mario Bava).
Alla ricerca di un suono personale incupiscono e appesantiscono il blues originale creando un dark sound unico e irripetibile che tanta influenza ha avuto su tutto l'heavy metal.
Il successo del singolo
Paranoid(dal secondo,omonimo,album) li lancia nell'Olimpo dei grandi,ma pian piano la band(rovinata dall'abuso di sostanze stupefacenti) perde mordente e popolarità.
Nel 1979 il carismatico "Madman" Ozzy lascia per essere rimpiazzato prima dal folletto Ronnie James Dio (già con i Rainbow),e poi(1983) addirittura Ian Gillan dei "rivali" Deep Purple.
Da questo momento in poi il nucleo storico del gruppo si è andato sfaldando,ma Tony Iommi ha portato avanti con coerenza e bravura il nome della band,supportato da musicisti di altissimo livello come i cantanti Glenn Hughes(anche lui ex Deep Purple) e Tony Martin e il batterista Cozy Powell(Rainbow,Whitesnake).
Del 1992 è una reunion con Ronnie James Dio e Geezer Butler(per l'album DEHUMANIZER) mentre nel 1997 si ricostituisce la formazione originale,per una serie di concerti da cui è stato ricavato un live album celebrativo.
Album Fondamentali:Black Sabbath(Vertigo,1970)
5/5Lo stupendo album d'esordio è il manifesto sonoro della band.
L'inquietante pezzo d'apertura
Black Sabbath,con i suoi ritmi lenti e cupi,su cui Ozzy declama parole di paura nel suo inconfondibile timbro è la sublimazione della psichedelia più oscura che si fonde con l'hard rock.
L'album segue su tonalità plumbee e cupe,anche nel particolarissimo blues di
The Wizard,nella rockeggiante
N.I.B. o nelle lunghe improvvisazioni jazzate di
Sleeping Village.
Fa scalpore l'immagine oscura e maledetta scelta dei musicisti,ma c'è da dire che i Black Sabbath non hanno mai abbracciato il satanismo,nè nelle liriche nè nelle intenzioni.
Paranoid(Vertigo,1970)
4/5La copertina è un uomo-maiale in tenuta da guerra:l'album avrebbe dovuto infatti intitolarsi
War Pigs,ma il successo del singolo
Paranoid(una canzone registrata in fretta e furia come riempitivo per l'album) spinse la casa discografica a un cambiamento dell'ultima ora.
Musicalmente PARANOID è una prosecuzione del primo album,con il sound che si fa ancora più heavy.
War Pigs è il vero capolavoro,un disperato grido alla guerra urlato nel particolarissimo stile dei Black Sabbath,ma non si può non citare anche il classicissimo
Iron Man(dal riff memorabile) e la "spaziale"
Planet Caravan e naturalmente
Paranoid(probabilmente la canzone più conosciuta dai metallari di tutto il mondo).
Masters Of Reality(Vertigo,1971)
4/5Un album di transizione,anche se il livello qualitativo è altissimo.
Il suono comincia a farsi un po' più statico,con meno spazio per improvvisazioni e jam,ma il trademark dei Black Sabbath è sempre evidentissimo.
Su
Sweet Leaf Ozzy(anche se in realtà i testi della band sono quasi sempre esclusiva di Butler o Iommi) declama il suo amore per la marijuana,mentre desta sorpresa l'ottimismo cristiano di
After Forever.
Immensa la cavalcata di
Children Of The Grave(terribilmente
freak nel suo parlare di bambini che impongono agli adulti la pace nel mondo),mentre la ballad psichedelica
Solitude è uno struggente inno allo spleen.
Angosciante il finale,con la cupissima
Into The Void.
Volume IV(Vertigo,1972)
4/5Tony Iommi comincia a sperimentare arrangiamenti più complessi e compaiono per la prima volta le tastiere.
Il lungo pezzo di apertura
Wheels Of Confusion è lì a dimostrarlo:su una serie di riff tipicamente Sabbath,la band comincia a introdurre elementi più progressivi.
L'album è molto vario e,fra le sferzate puramente hard rock di
Supernaut e
Snowblind(questa volta la droga omaggiata è la cocaina) e le meravigliose atmosfere celtico-aucustiche dello strumentale
Laguna Sunrise,emerge l'intensissima ballas pianistica
Changes,uno dei pezzi più toccanti dell'intera storia del rock.
Sabbath Bloody Sabbath(Vertigo,1973)
5/5Iommi dà libero sfogo alle sue intenzioni più progressive e recluta addirittura alle tastiere(In incognito per motivi contrattuali) Rick Wakeman degli Yes.
Il risultato è maestoso,forse l'album più riuscito della prima formazione.
I riff duri e pesanti tipici del Sabba Nero sono squarciati da inserti barocchi dei sintetizzatori di Wakeman.
Sabbath Bloody Sabbath(durissimo pezzo metallico interrotto da deliziosi inserti jazzati sul coro) e la conclusiva
Spiral Architect(un brano prog,seppure alla maniera dei Sabbath) sono capolavori che racchiudono un album spettacolare,nel quale risaltano almeno altre due gemme:la surreale
Who Are You? e la trascinante
Sabbra Cadabra.
Heaven & Hell(Vertigo,1980)
4/5Dopo un paio di album assolutamente scontati e anonimi,Ozzy lascia definitivamente i Sabs,la cui credibilità è ormai ridotta a zero.
L'arrivo di Ronnie James Dio,già con i Rainbow di Ritchie Blackmore,porta però una linfa tutta nuova alla band,che va a realizzare un nuovo grande capolavoro.
HEAVEN & HELL mantiene la cupezza di sempre,ma si sposta al contempo verso tonalità epiche e maestose.
Dio è un cantante molto più dotato del suo predecessore(anche se non sarà mai pienamente accettato dai vecchi fan)e impreziosisce l'album con la sua voce potente e con i suoi testi ricchi di metafore e riferimenti occulti.
Gemme assolute:la cadenzata title-track,l'epica
Neon Knights e la sofferta
Children Of The Sea.
Live Evil(Vertigo,1983)
4/5Uno dei live più "falsi" della storia(sia Iommi che Dio ritoccano abbondantemente in studio le loro parti),ma anche uno dei più affascinanti,questo doppio è l'atto definitivo della seconda era dei Sabbath.),è un ottimo compendio dei primi dodici anni del gruppo.
Iommi improvvisa con gusto come pochi,e ci regala una lunghissima ed entusiasmante versione di
Heaven & Hell,splendidamente supportato dal resto della band.
I litigi seguiti alle reincisioni in studio portarono allo split con Dio.
Born Again(Vertigo,1983)
3/5Il sostituto di Dio è addirittura Ian Gillan,già screamer della formazione storica dei Purple.
BORN AGAIN,da molti criticato per partito preso,è un nuovo grande lavoro,che abbandona le tonalità epiche dell'era Dio per spostarsi su un suono più heavy(forse questo è l'album più potente della band),claustrofobico e perfino malvagio(sentite l'interpretazione del cantante su
Disturbing The Priest).
BORN AGAIN andò incontro a un totale fallimento,anche a causa della mancata integrazione,durante il tour,di Gillan,che tutti vedevano come un corpo estraneo.
Subito dopo l'abbandono del cantante(per la reunion dei Purple),anche Butler lasciò Iommi al suo destino(Ward aveva già mollato per problemi di salute).
Alcuni ascolti:
www.youtube.com/watch?v=YCjspyo-_aIwww.youtube.com/watch?v=5l94Hq-Yc-wwww.youtube.com/watch?v=QQBttKoetqowww.youtube.com/watch?v=pZCyOWLrRTEwww.youtube.com/watch?v=9LjbMVXj0F8www.youtube.com/watch?v=W69DwrXkjgwwww.youtube.com/watch?v=xyHFxo0_pJswww.youtube.com/watch?v=MEwD5U1BdUE&feature=fvsrwww.youtube.com/watch?v=4EL67mjv1nM