[Incesti] Sverginato da mamma e zia, racconti erotici

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K o b r a
CAT_IMG Posted on 20/8/2008, 08:07     +1   -1




Per quanto possa sembrare strano, posso assicurarvi che questa storia è assolutamente vera. E dopo aver letto storie analoghe alle mie, ho deciso di scendere in campo, senza vergogna, e di raccontare cosa accadde due estati fa... Di come ho perso la verginità.
Mi chiamo Marco, e ho 20 anni, sono da sempre un tipo riservato, timido, sfigato, non ho mai avuto una ragazza. quando è successo quello che sto per raccontarvi avevo appena finito gli esami di fine anno molto discretamente. Vivo con mia madre e mia zia. Mia madre ha 38 anni, e la sua storia è quella della tipica ragazza madre che, ingravidata dal fidanzatino, rimane sola ed è costretta ad abbandonare gli studi per prendersi cura del figlio che ha deciso di tenere (e fece la scelta giusta, come si dice tutte le volte). Per quanto riguarda mia zia, lei è più vecchiotta, ha 45 anni, ed è venuta ad abitare da noi poco dopo. Con lei la storia è molto differente: suo marito, mio zio, rimase vittima di un incidente stradale. Pare che fosse ubriaco mentre guidava.
Sono entrambe molto belle, mia madre porta i capelli lunghi ed è anche fisicamente attraente, mia zia invece è una vera e propria bomba, anche considerande che le sue bocce non hanno mai avuto occasione di allattare nessuno (o almeno, nessun bambino).

Era una sera di agosto, ricordo. Una sera qualunque, tanto che non ricordo nemmeno che giorno fosse esattamente. Era ormai una certa ora della notte, io mi trovavo disteso sul letto a pensare ai fatti miei, incapace di prendere sonno. Indossavo solo dei pantaloncini, questo lo ricordo bene. Tutt'a un tratto si affaccia mia madre alla porta, e io mi chiedo che diavolo voglia, visto che già per conto mio non riesco ad addormentarmi.
"Amore," mi dice "Fa terribilmente caldo! Stiamo tutti asfissiando. L'idea è di farci una bella doccia tutti insieme, ti va?"
"Che?" rispondo, "A quest'ora?"
"Caro, dobbiamo risparmiare l'acqua. Perciò è meglio farci una bella doccia tutti insieme".

Ora, è bene che voi sappiate che farci una doccia insieme è praticamente impossibile. Il nostro bagno infatti ha una bella vasca da bagno e la doccia è collegata al rubinetto, ma non può stare a una certa altezza. Sono loro quindi, mia madre e mia zia, che si offrirono di lavarmi. Mi sedetti sul bordo della vasca con l'asciugamano avvolto alla vita, mentre loro cominciarono a lavarmi la testa.
Ammetto che mi sentivo molto imbarazzato, a partire dal fatto che non esiste che un 18enne si faccia lavare la testa da mamma e zia come se fosse un lattante. Poi, tutt'a un tratto, cominciò.
"Che c'è che non va? Non credevo che fossi così timido! Eppure ti ho visto fare il bagno tante volte!" mi disse mamma.
"Ma adesso non è più un bambino. Sai com'è... Quando quella certa cosa comincia a crescere..." aggiunge la zia. Mi sentii preso in giro.
"Mah... Non credo che gli sia cresciuto poi così tanto..." risponde mamma. Io mi sentii talmente in imbarazzo che chiesi loro di smetterla. Ero alquanto irritato.
"Beh... C'è un modo per scoprirlo..." fa zia. Il cuore mi saltò in gola. Che diavolo avevano intenzione di fare quelle due, pensai. Giocavano a mettermi in imbarazzo? Poi lo fecero davvero, allungarono le mani per togliermi l'asciugamano. Io feci per dimenarmi, ma quelle mani che scendevano per afferrare il mio uccello, da parte non di due donne mature, ma di mia mamma e mia zia, mi mise addosso una certa malata eccitazione, tanto che mi si rizzò.
"Ma che cazzo, Marco!" (ma che cazzo, non credo si volesse riferire proprio al mio uccello, doveva essere qualcosa del tipo: ma ti ecciti di fronte a tua madre, brutto malato di mente?"). Mamma e zia si scambiarono un'occhiata alquanto sconcertate. Io ero all'apice della vergogna e non riuscii a guardarle.
"Porca puttana, siete pur sempre delle belle donne!" mi giusticai.
"Ci trovi ancora delle belle donne? Davvero?" chiese zia.
"Ma certo! Adesso smettetela, per favore!" Male due si diedero un'occhiata... Poi si chinarono e me lo toccarono. Mi eccitai e mi spaventai allo stesso tempo.
"E il tuo cazzo è diventato così grosso e duro per noi?" chiese zia. Poi si avvicinò e gli diede un bacio. Poi prese proprio a leccarmelo e poco dopo, dopo un attimo di incertezza, si aggiunse mia madre. Non potevo credere quello che stava accadendo. Ero vergine, ero terrorizzato, non credevo che il primo bocchino fosse proprio con due donna, con mamma e zia! Erano in ginocchio, a pecorina, sotto l'asciugamano non c'era niente, e mi stavano leccando il cazzo!
"Succhiare il cazzo di mio figlio mi eccita da morire... E' la cosa più malata che abbia mai fatto!" disse mia mamma. E io... Sì, sì, succhia, mamma! Ero eccitato, guardavo le loro lingue e i loro occhi arrapati, si sfioravano e limonavano anche tra loro indirettamente.
"Ma che diavolo vi salta in mente? E' sbagliato! Sono tuo figlio e... tuo nipote!"
"E hai un cazzo buonissimo!" rispose zia. "E' grosso... sei diventato un uomo. E' da tanto tempo che non vedo un cazzo e o ra lo voglio... ovunque!" Che goduria. Stavo per scoppiare, e così fu. Un lungo schizzo, non uno schizzo da sega, ma uno molto più lungo e denso partì dalla mia cappella.
"Wow! Che getto!" esclamò mia madre "E' la più bella e deliziosa sborrata che mi abbia colpito... Ed è di mio figlio, non posso crederci!"
"Questo è incesto!" gridai io, ancora attaccato alle mie vecchie cognizioni etiche e morali che avevo imparato. Ma ero dannatamente eccitato, e quello schizzo di sborra lo dimostrava.
"E l'incesto è così arrapante!" commentò zia "Sono tutta bagnata!" e lo ero anch'io. Ero appena venuto, eppure avevo ancora il cazzo pieno di eccitazione!
Era pazzesco, non potevo credere che stesse accadendo davvero. Poi mia zia si alzò in piedi e si tolse l'asciugamano mostrandomi le sue tettone e la sua fica pelosa. Mi fece alzare e mi abbracciò, mi ritrovai le sue poppe sulla faccia.
"Non lo senti il mio cuore che batte, Marco? E' per te... Se il tesoro più prezioso che abbiamo ormai. Sei la nostra unica ragione di vita." Io non seppi che rispondere.
"Ci siamo presi a lungo cura di te, e abbiamo dovuto sacrificare a molte cose. Forse è davvero malato, ma... E' da tanto che non ci capita, è l'unica cosa che chiediamo in cambio." aggiunse mia madre. Com'erano belle. E nude. Si stavano addirittura giustificando con me. Mia madre mi abbracciò alle spalle. "Senti com'è caldo il mio corpo? Sono tutta un fremito!" Ero circondato dalle loro belle tette.
"In verità, Marco, era da tanto che stavamo pensando a scoparti. La resistenza era arrivata al limite..."
Scoparmi? Quella parola mi entrò in testa e arrivò dritta dritta al mio cazzone. E la morale non esisteva più. Sentendo quelle parole, e i loro corpi strusciare su di me, sulla mia faccia, ogni inibizione non esisteva più. E allungai le mani afferrando il bel culo di mia zia.
"Che bel culo sodo, che hai zia!" esclamai. Volevo stare al gioco, mi eccitava l'idea.
"A tuo figlio piace il mio culo! Posso darglielo?" chiese mia zia a mamma.
"Non ancora." disse lei. Prese da dietro a maneggiarmelo e a menarmelo, mio toccava le palle e mi segava l'asta.
"Già... svuotalo per bene. Così potremmo farci scopare come meglio può."
"Ti daremo i nostri culetti, potrai sfondarci le fichette dopo averle leccate a dovere... Ah! Mi sento tutta bagnata al pensiero!" Io sborrai ancora e il mio liquido arrivò alla pancia della zia e scivolò sui suoi peli.
"Ha sborrato ancora!" disse zia.
"Marco... Ti hanno eccitato le nostre parole?" il viso di mia madre che ora guardavo era angelico, così materno, così peccaminoso! Sì, mi avevano eccitato loro, avevo sborrato per loro, e non volevo smetterla!
"Sì... Mi avete eccitato voi, brutte troie che non siete altro!"
"Troia... Mi eccita farmi chiamare così da te..." disse mamma.
"E allora, quale di queste due troie vuoi scoparti per prima? Vogliamo realizzare tutti i tuoi desideri." chiese zia. Non me lo sarei mai aspettato da loro... Ma del resto neanche da me stesso. Quale delle due?
"Entrambe!" risposi. Aspettai solo che il fucile si ricaricasse... dopo due esplosioni era sgonfiato un pochino.

Nella mia camera da letto. Mi distesi col cazzo ben ritto e dissi a mia zia di sedersi su di me.
"Sono così contenta di sverginare mio nipote!" disse. E dopo averla penetrata, guardavo quella bella fica pelosa sul mio cazzo andare su e giù, con le tettone che pendevano verso il basso, cercavano di tirare fuori le ultime gocce del mio caldo sperma.
"E adesso tu, troia!"
"Sì, sono la tua troia, fammi quello che vuoi! Scopa la mamma!" Mia mamma prese il posto di mia zia, mentre le mi venne col culo in faccia per farmi odorare quel profumo delizioso (sì, in quel conteso era tutto delizioso: annusavo e leccavo, i peli della sua fica non mi facevano affatto ribrezzo, passavo la lungua ovunque, sul buco del culo e sulle labbra della fica... Era del resto la prima volta che leccavo). Mia madre continuava a spingere. Ed entrambe gemevano "Ah! Ah! Sì!" e urlavano di goduria (per fortuna non abitiamo in un appartamento, altrimenti non oso pensare a come avrebbero reagito i vicini).
"Non mi sono mai sentita così in vita mia!" strillò mia mamma. E io sborrai per l'ultima volta. Dentro il corpo di mamma, la mia prima sborrata nel corpo di una donna, nel corpo di mia madre, senza reservativo (per fortuna avevano preso la pillola. Mi dissero che sapevano che sarei ceduto... e io rimasi compiaciuto). venne anche lei. Sì veniva. Lo strillò e lo sentivo. Dopo poco venne anche mia zia, sulla mia faccia. Si distesero accanto a me, abbracciandomi nonostante il caldo. Riprendevo fiato.
"Non avevo mai goduto così prima..." disse la zia.
"E non sarà l'ultima volta!" risposi io. "Voglio scoparvi ancora, e ancora e ancora. Voglio scoparvi il culo e leccarvi, voglio fare tutto quello che posso con voi... Non vi ho mai detto che siete le mie troie?"

E da allora accadde ancora. Non racconterò le altre volte, perché non sono storie allo stesso livello di questa. Ma io le ho scpate e le scopo tutt'oggi e godo ogni volta moltissimo. L'incesto, quando non c'è violenza, è davvero meraviglioso, io almeno non me ne sono ancora stufato. Le scopo nel culo, le scopo nella fica, le lecco. Sono ancora il ragazzo timido e introverso, secondo tutti sono uno sfigato. Ma non mi frega proprio un cazzo.
Perché la loro zia non cucinerà mai per loro a culo nudo e non chiederà di poterli spompinare durante il pranzo. E perché nessuno dei miei amici si sveglierà mai, con la dolce fica della mamma sulla faccia che aspetta un bel servizio di lingua.

Fonte: http://www.annunci69.it/racconti/incesto/1...amma_e_zia.html
 
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Andrea Rocchini
CAT_IMG Posted on 3/10/2016, 14:26     +1   -1




Bellissimo...vorrei leccarvi tutte e due con dolcezza....e assaporare il vostro piacere....contattatemi!
 
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2 replies since 20/8/2008, 08:07   63161 views
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