[Orgia] Uscita per la spesa, invece ho preso sborra, Racconti erotici

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K o b r a
CAT_IMG Posted on 19/8/2008, 19:00     +1   -1




Ero uscita a fare la spesa, l’aria era fresca, il sole mi baciava la pelle, mi sentivo proprio in forma.
Ero salita sul tram come sempre affollato e compressa come una sardina in scatola ad un tratto sentii strusciare un altro corpo contro il mio. Non riuscivo a voltarmi per vedere chi fosse, ma il fatto di non sapere, stava riscaldando le mie parti intime, così non mi spostai e mi lasciai strofinare a lungo. Sentii che mi palpeggiava in modo sempre più audace e percepivo il suo respiro sul collo che diventava sempre più affannato. Sentivo che la figa si stava bagnando. Non mi muovevo assolutamente facendo finta di continuare a non potermi voltare anche se nel frattempo il tram si era un poco scaricato di gente. Questa presenza che non capivo, se maschile o femminile cominciò ad infilare una mano sotto il cappotto biaco, palpeggiandomi le natiche, che ho belle sode. Mi mordevo le labbra, la fronte mi si imperlava di sudore. Chi mi palpeggiava si incollava sempre più addosso e vedevo con la coda degli occhi che qualche passeggero si stava chiedendo cosa stesse succedendo, siccome io non protestavo, probabilmente pensavano che fosse il mio fidanzato.
Ad un certo momento vidi che la fermata di Porta Palazzo era già passata ma io ero troppo eccitata per rinunciare a quel piacere forte. Intanto sentii che una mano si infilava da sotto la camicetta e mi prendeva in mano una tetta, la accarezzava dolcemente titillandomi un capezzolo. Mi sembrava una mano femminile ma la presa era decisa, quasi maschile, ma non me ne fregava niente ero con le mutande fradice e sbavavo dal piacere. L’altra mano cominciò a titillarmi il grilletto ed io venni immediatamente. Lui/lei se ne accorse sfilò la mano e leccò avidamente i miei umori e poi mi mise le sue dita in bocca. Le unghie erano lunghe e laccate di rosso. Le leccai avidamente. Non c’era più molta gente nel tram e tutti ci stavano guardando chi sdegnato e chi eccitato come una coppia di fidanzati poco più che ventenni cominciarono a limonarsi mettendosi vicino a noi. Decisi di scendere dal tram oramai si vedevano le case di periferia di Torino, mi seguì la mia palpeggiatrice che mi stava dietro come un investigatore e anche i due ragazzi ci vennero dietro. Mi infilai in un vicolo stretto e umido e la mia palpeggiatrice mi raggiunse e mi infilò la lingua in bocca, si scoprì le tette, grosse e dure come il marmo, gliele succhiai intanto i due fidanzatini mi toccavano da dietro mi alzarono il cappotto. Indossavo la minigonna e come di consueto non avevo le mutande, aprii le gambe per quanto mi fosse possibile e sentii le loro lingue che mi leccavano chi la figa e chi il buchino. Intanto la mia lei che aveva una parrucca rossa, mi prese le tette in bocca e iniziò a leccarmele. Venni nuovamente e non so se lui o lei si bevvero tutto. La ragazza dai capelli rossi, mi fece inginocchiare a terra e mi disse di togliergli gli slippini. Aveva le tette fuori e se le torturava, intanto il ragazzo mi mise sotto il naso il suo cazzo durissimo e cominciai a dargli qualche leccatina sull’asta, la cappella era lucidissima con la boccetta che adoravo suggere. La sua fidanzata una bella moretta intanto sdraiata a terra, mi leccava la passera, e venni nuovamente. Mi ricordai che non avevo ancora tolto gli slip alla mia rossa che era stata l’artefice di tutto questo stupendo piacere. Le dovevo qualcosa. Mi tolsi il cazzo di bocca che stava pulsando e con un paio di succhiate avrebbe sborrato, allontanai la ragazzina che intanto si era denudata e aveva due tette a pera che stavano su come fossero piene di silicone. Si alzò in piedi e si mise a baciare in bocca la rossa. Mi avvicinai agli slip, che rivelavano un certo gonfiore, doveva avere un monte di venere prospiciente. Posai le mie labbra sugli slippini, ero eccitatissima e sentii una cosa dura, durissima. Strappai gli slip curiosissima e vidi un supercazzo di 23 cm. Un bastone di carne che mi misi a pompare con fervore, aveva un gusto meraviglioso e appena la fidanzatina lo vide venne a darmi una mano e ce lo passavamo da una bocca all’altra, ogni tanto quando eravamo sulla cappella le nostre lingue si intersecavano e ci limonavamo teneramente poi riprendevamo a percorrere l’asta. Il trans gemeva tutto, vibrava dal piacere. Il fidanzato super eccitato si avvicinò al trans dalla parrucca rossa, gli fece abbassare la testa e glielo infilò in bocca. Il viso del trans che era sempre un po’ mascherato dai capelli, si rivelò molto bello e iniziò a lavorare con la lingua il cazzo del ragazzo. Intanto mi era presa la voglia di figa e mentre lei continuava a pompare il trans da rannicchiata, io mi misi con la schiena sul marciapiede sotto le gambe aperte di lei e con la lingua le titillai il clitoride. Avevo sete di umori e le infilai la mia lingua tutta nella figa, ben presto la sentii mugolare e mi venne copiosamente in bocca. Che buono il ciprigno! Mi avvicinai nuovamente a lei e riprendemmo con il pompino a due. Il trans lo sentiva sempre più gonfio in bocca, sentiva che il ragazzo stava per sborrare, continuò a leccare piano piano avvolgendogli intorno la sua lunga lingua come se fosse un serpente affinché il piacere fosse prolungato al massimo e poi si videro i primi schizzi spruzzargli sul viso, allora i trans aprì la bocca e bevve tutto il resto che gli venne copiosamente sborrato in bocca. Che stupenda visione, le nostre fighe avevano fatto la pozzangherina sul suolo. Il trans, ci fece alzare e ci limonammo in tre passandoci lo sperma del ragazzo di bocca in bocca.
Poi ci fece mettere a 90 gradi con le braccia appoggiate al muro e il trans mise quello stupendo cazzo nella mia figa che era così marcia che entrò subito anche se era enorme. Cominciò a cavalcarmi per alcuni minuti e venni nuovamente. Poi passò a penetrare la figa della ragazza, intanto il fidanzatino si era ripreso, mi venne dietro e mi inculò senza neppure chiedere il permesso, tanto glielo avrei dato. Mi sditalinavo mentre sentivo che lui profanava il mio intestino e sborrai ancora. Lui mi prendeva violentemente, mi picchiava le natiche, aumentò la velocità dell’inculata e lo sentii urlare mentre la sborra mi entrava dentro, ne percepivo le spruzzate e venni nuovamente. Il Trans stava per sborrare, dopo aver fatto venire un paio di volte la ragazzina, lo tirò fuori e noi ragazze, ci mettemmo sotto a bere la sborra che inondò i nostri visi. Io e lei iniziammo a limonare con le ligue piene di seme, e il fidanzato venne a farsi pulire il cazzo che mi aveva inculata dalle nostre lingue. Che goduta. Mentre ero tutta imbrattata e cercavo qualcosa per pulirmi il viso, sentii la sirena di un’auto delle forze dell’ordine che si avvicinava. Il trans e i fidanzati fuggirono, ma la ragazzina cadde e così io e lei venimmo catturate….
Ma questa è un’altra storia che vi racconterò in seguito.
 
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