[Orgia] Gang Bang, Racconti erotici

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K o b r a
CAT_IMG Posted on 19/8/2008, 18:52     +1   -1




Dopo la pubblicazione di un annuncio su un sito porno, ricevetti alcune telefonate da un maturo signore dal marcato accento pugliese.
Mi diceva se eravamo disposti a viaggiare fino in Puglia e mi chiedeva quanti potevamo partecipare alla spedizione.
Insistentemente gli chiedevo foto della signora da scopare, ma non riuscivo mai ad ottenere nulla.
Il mio interlocutore mi chiedeva sempre se tra di noi ci fosse qualche bisex attivo, cioè qualcuno che si facesse succhiare il cazzo dal nostro ospite.
Ne parlai ai miei amici ed ognuno declinava l’invito.
Decisi di sacrificarmi io, pur di non perdere la coppia.
Frattanto avevo iniziato a chattare con un ragazzo dell’alta calabria che voleva partecipare ad una gang.
Colsi l’occasione al volo e gli chiesi se sarebbe stato disponibile a partecipare alla spedizione pugliese, prospettandogli anche la possibilità di farsi succhiare l’uccello dal cornuto di turno.
Non rimase per nulla preoccupato ed accettò con entusiasmo, sicchè organizzai il viaggio.
Io ed il mio amico Antonio (i nomi sono tutti di fantasia) partimmo alla volta della Puglia e nella zona dell’alto jonio cosentino recuperammo anche l’altro amico, che chiameremo Francesco.
Un paio d’ore di viaggio ancora e fummo nella ridente città balneare pugliese ove vivevamo i nostri ospiti.
Una serie di telefonate per farci spiegare il luogo, alla fine parcheggiamo la macchina ed a piedi ci avviamo verso la casa dei nostri amici.
Un telefonata appena giunti al civico, niente citofono da usare, portone aperto direttamente da loro, nessuna indicazione sulla porta dell’appartamento posto al primo piano.
Saluti e convenevoli.
La signora ci fece accomodare in cucina e preparò un buon caffè.
Mara era una ancor piacente signora, non più giovane, ma estremamente libidinosa, affamata di cazzo, poiché dagli sviluppi successivi non penso che il marito la montasse ormai da tempo.
Paolo, invece, abbastanza calvo e tarchiato, coi baffetti, insospettabile professionista, col vizietto del cazzo.
Dal caffè si passò nella camera da letto.
Chiesi per primo di andare in bagno.
Lui mi diede l’ asciugamano e, dopo essermi rinfrescato entrai in camera.
I nostri ospiti si stavano intrattenendo con i miei amici, mentre Mara si toglieva di dosso i succinti abiti, invitata da Paolo con uno:
- Spogliati !! – dal simpatico e forte accento pugliese.
Mi spogliai anch’io senza tanti convenevoli e saltai sul letto trascinandomi dietro la troia.
Qualche lasciva carezza, poi la indirizzai fermamente verso il cazzo ancora moscio e lei si mise a succhiare.
Francesco frattanto era andato in bagno ed Antonio timidamente si spogliava, mentre Paolo faceva altrettanto.
Il mio cazzo era già ben duro e la troia si eccitava moltissimo a vederselo gonfiare tra le gote, mugolando di piacere e bagnandosi tra le gambe, come avevo modo di notare mentre la sua sbroda inondava le mie mani che la stavano ravanando fin dentro l’utero.
Mentre lei mi succhiava il cazzo, Francesco entrò in camera e si tolse gli indumenti.
Paolo lo aiutò abbassandogli i pantaloni e tirandogli fuori l’uccello.
Lo fece sedere ad uno dei bordi del letto e dopo alcune smanettate veloci lo vidi chinarsi ed ingurgitare il cazzo di Francesco lappando senza sosta.
Il porco di Francesco si eccitava nella fellazione orale con Paolo.
Io invece mi accontentavo delle labbra sapienti della troia di Mara, che godeva della situazione.
In un attimo capiì che era lei che comandava in casa e che lui organizzava le gang bang solo per farla godere.
Antonio entrò in camera tornando a sua volta dal bagno e vide la scena della doppia pompa.
Lo vidi sorridere quasi incredulo.
Lo invitai a salire sul letto per aiutarmi a riempire i buchi della troia, facendogli cenno di lasciare Francesco a sfogare le voglie represse di Paolo.
Mara pompò vorticosamente a turno il mio cazzo e quello di Antonio, mentre Francesco gemeva alle linguate di Paolo.
Certo era quasi paradossale vedere quell’ometto tarchiato, coi baffetti, slappare e succhiare avidamente il cazzo di Francesco, ma in certi momenti i confini mentali sono facili a superarsi e tutto ciò che da piacere diventa normale.
Mara si avviluppava ora sul mio ora sul cazzo di Antonio, mentre io da sotto le spaccavo la figa con forti colpi di mano.
Lei si apriva completamente, sbordando.
La stavo scopando con la mano, quasi infilandogliela tutta dentro la figa fumante.
Mi stesi completamente, la feci salire sopra il mio cazzo.
Lei divaricò le gambe, lo afferrò per bene, lo punto contro la figa spalancata e lo fece sparire dentro, iniziando a dimenarsi come una cagna in calore in un su e giù ansimante di piacere.
Antonio si alzo un attimo in piedi sul letto e continuò a sfotterla in bocca.
Io da sotto le davo vigorosi colpi di minchia che lei tratteneva dentro di sé con quanta forza aveva, stringendo gli sfinteri uterini per non farmi uscire e mugolando il piacere proibito.
Era magnifico vederla godere e gemere.
Forse non aveva mai sentito dentro si sé la potenza di un cazzone grande come il mio.
La chinai verso di me, e dissi ad Antonio di incularla.
Il culo di Mara era tutto un burro.
Morbido, tenero, aperto.
Pur nella restrizione del canale anale che le provocava il mio cazzo nell’attraversarle tutta la vagina, Antonio si pose dietro di lei e la infilò di colpo.
Sentì la sua figa restringersi ed afferrarmi il cazzo in maniera ancora più forte mentre l’altro cazzo le violava il culo.
Infiniti colpi di cazzo all’unisono assestati nella figa e nel culo le fecero provare orgasmi apocalittici mentre Antonio, all’apice del piacere urlò:
- Vengoooo !!! –
- Dentro, dentro, - dissero contemporaneamente Paolo e Mara,
– Vieni nel culo, sborrale nel culo, non farlo uscire –
Antonio sborrò copiosamente senza estrarre il cazzo dal culo di Mara e si accasciò.
Io, senza perdere il self control, continuai a stantuffarla da sotto, godendomi lungo il tronco dell’uccello gli spasmi che il suo utero provava nella eiaculazione anale.
Finalmente anche Francesco riuscì a divincolarsi dalle fauci voraci di Paolo e infilò il cazzo in bocca a Mara.
Io presi un attimo di respiro.
Mara aprì le cosce e si distese sul letto.
Francesco le fu sopra ed inizio a montarla.
Aveva un modo strano di sfottere Francesco.
Stantuffava ad altissima velocità.
Quasi come un coniglio.
La troia godeva molto ed incitava Francesco a sborrarle dentro.
Il piacere intanto saliva vertiginosamente lungo il mio cazzo.
In un attimo glielo infilai in bocca ed iniziai a pomparla lateralmente, quasi soffocandola.
Francesco, urlò il piacere, lei lanciò in aria i suoi gemiti animali.
Vidi Francesco ritrarsi di colpo, prendere in mano il suo cazzo e fiottare la sborra calda sulla pancia e sul seno di Mara, che invece urlava:
- Dentro, sborrami dentro –
Francesco incurante spremette tutto il piacere addosso a Mara che non gradì affatto, affiancata nel risentimento nei confronti di Francesco da Paolo, il quale pure lo rimproverava di aver sborrato fuori dalla figa, togliendole il maggior piacere.
Io intanto avevo il cazzo nel bollore ed ero anche un po’ divertito dalla inaspettata diatriba.
La misi a pecorina ed iniziai a spaccarla in due assestandole colpi di cerchia feroci e prepotenti.
Le dissi: - ora ti sborro io dentro la figa e ti faccio andare in estasi –
La troia si dimenava sotto il cazzo, mentre il marito, con la fotocamera scattava in continuazione ogni momento della monta feroce e si compiaceva della qualità degli scatti con Antonio che seduto su una poltrona si gustava la scena, aspettando che il cazzo gli tornasse in tiro per entrare nuovamente in azione.
Frattanto il cazzo di Francesco era rimasto duro e svettava davanti alla bocca affamata di Mara.
Lei lo prese in bocca, ingoiandolo per intero ogni volta che stantuffandola la spingevo verso di lui.
La scena allettante faceva drizzare l’asta di Antonio che si avvicinò per unirsi a noi.
Si sistemo sotto la porca che con mano sapiente indirizzo il suo cazzo dentro la figa fradicia di piacere.
Il culo di Mara mi si parò davanti prepotente e voglioso di essere ancora chiavato.
Gli puntai contro la grande cappella e spinsi dentro.
La lubrificazione della precedente sborrata di Antonio che le aveva riempito le viscere di calda crema mi fece entrare trionfalmente e senza sforzo nel culo di Mara, i cui sfinteri morbidi si plasmavano intorno al cazzo come un guanto.
Il mio stantuffo dentro il culo provocava una ancor maggior restrizione del canale vaginale ed il cazzo di Antonio era letteralmente stretto da una morsa infuocata.
Entrambi spingevamo simultaneamente, assestandole colpi vigorosi nella figa e nel culo.
Lei era immobile, trafitta dai due pali e gemeva come una puttana.
Il cazzo di Francesco le entrava ed usciva dalla bocca, pur se ormai, chiusa nella morsa spietata Mara non riusciva più a gestire la pompa, preoccupata com’era di appoggiare le mani sul letto per mantenere la posizione a pecora che aveva assunto.
Di tanto in tanto riusciva ad afferrare il cazzo di Francesco con una mano, smanettando veloce e lappando la cappella.
Ma era una lotta inane.
Trafitta da tre pali contemporaneamente, vinta dal piacere, immobile.
Godeva a ripetizione ed urlava frasi sconnesse.
- Ecco come si fa godere una donna!!!!! Ecco come si fa!!! Cornuto, guarda come si fa -
La eccitazione era salita alle stelle, la sborra mi ribolliva dentro.
Venni con un urlo feroce.
Gli schizzi consecutivi le si piantarono dentro l’intestino provocando spasmi di piacere che si trasmisero al suo utero sconvolto dal piacere.
Urlò anche lei disperatamente, trattenendo rauche frasi mentre anche Antonio urlando le sborrò ancora dentro la figa un altro fiume di sborra.
Francesco le violava ancora la bocca, stava per venire, quando Paolo tolse il suo cazzo dalla bocca della troia e inizio a succhiare avidamente.
Francesco urlò
- Porco, ti piace? – e venne ululando con schizzi tumultuosi in bocca e sul viso di Paolo.
La sborra gli colava e lui gemeva, leccandosi – è proprio il caso di dirlo – i baffi e baciando Mara, impastandole la lingua e le labbra della sborra ancora calda.
Esausti rimanemmo ancora un po’ sul letto.
Poi ci rivestimmo in fretta.
I figli di Mara e Paolo avrebbero potuto ritornare a casa.
Riprendemmo la via del ritorno……….dopo aver dato a Paolo e Mara una
stupenda emozione.
 
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