[Scambio] Scopata con la cognata, racconti erotici

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K o b r a
CAT_IMG Posted on 17/8/2008, 18:18     +1   -1




Ora sia la zia che la nipote facevano a gara per venire (in tutti i sensi) a casa mia quando mia moglie non c’era. Era bellissimo. Un turno una, un turno l’altra. Servito e riverito. Ed alla fine me le scopavo pure. Ma mai nessuna delle due sapeva cosa facevo con l’altra. E quando mi telefonavano e mi dicevano ‘Per stasera?’ ed io rispondevo ‘Vieni pure, c’è anche tua zia. Che palle!’, la cognatina partiva con improperi; viceversa quando mi chiamava la zia.
Un pomeriggio pensai ‘Coma faccio a farmele entrambe? Di certo chiederglielo sarebbe stato folle’.
Allora quando mi chiamò la zia, le dissi ‘Guarda c’è tua nipote ma vieni pure. Con una scusa vi mando via presto. Poi tu ritorni….sai ho voglia di te’. All’altra dissi la stessa cosa.
Perfetto. Alle 21 una portò il piccolo a dormire, l’altra la piccola.
Verso le 21 e 15 ci trovammo io seduto al centro, la zia alla mia destra e mia cognata alla sinistra. Dissi ‘stasera sono proprio stanco. Vi dispiace se faccio la doccia. Poi magari parliamo un po’’. Finita la doccia, andai in salotto con solo l’accappatoio addosso.
Dovevo creare la situazione compromettente.
Dissi a mia cognata di seguirmi in camera. Feci un cenno alla zia di rimanere li seduta. Quando fummo in camera dissi a bassa voce che avevo la sensazione da un po’ di tempo che sua zia voleva scoparmi. Al che mia cognata disse se ero pazzo.
Allora le dissi ‘senti porto tua zia qua, tu ci segui e vediamo cosa succede’.
Ritornammo in salotto.
Con una scusa banale dissi alla zia di seguirmi in camera. Entrammo. Le dissi in un orecchio ‘Secondo me tua nipote vuole scoparmi. Mi ha appena detto di trovare il modo per mandarti via. E mi ha messo una mano sul pene’ Lei rispose ‘Non ci credo. Comunque vedi di mandarla via che non resisto più. Sono già tutta bagnata’. Lei dava le spalle alla porta. Vidi mia cognata che sbirciava. Presi l’occasione al volo. Abbracciai la zietta e le mi le mani sulle chiappe. Poi le dissi nell’orecchio per non farmi sentire ‘Voglio un assaggio di quello che mi capiterà se lei se ne va. Dai toccami il cazzo’. Nel dire questo mi spostai leggermente di fianco per fare in modo che mia cognata vedesse nitidamente che la zietta mi stava segando. ‘Baciami la cappella’ le dissi. Lei si piegò e me la baciò. Le sussurrai ‘Ora la mando via. Però voglio prima vedere se lei ci sta. Al limite dopo decido chi mandare via’. Feci un cenno a mia cognata di andarsene. La zia rispose ‘Se fosse così saresti uno stronzo, ma sono certo che lei non ci sta. La conosco.’.’Adesso con una scusa la porto qua, e ci provo. Tu guarda dalla porta. Sono sicuro che ci sta’.
Tornammo in salotto. Altra scusa ed andammo in camera. Stessa manfrina fatta con la zia con bacio sulla cappella finale.
Tornati in salotto io mi sedetti nel mezzo tra le due.
C’era un aria pesante. Dopo un paio di minuti di imbarazzante silenzio (imbarazzante per loro), la zia iniziò ‘non eri stanco?’ io risposi ‘ si, scusatemi, vorrei andare a letto. Ma prima vorrei fare una cosa’. Presi la mano sinistra della zia, la destra di mia cognata, aprii le gambe e infilai le loro mani sotto l’accappatoio, sul mio cazzo.
La reazione di entrambe fu la stessa. Ritrassero la mano dicendomi se ero pazzo. Al che risposi rivolto prima ad una e poi all’altra ‘guarda che prima in cameretta mentre mi segavi e quando mi hai baciato la cappella, l’altra ci sbirciava dalla porta. Quindi ci ha visti. Non facciamo gli ipocriti’. Detto questo si guardarono e si chiesero a vicenda ‘E’ vero?’. Dopo aver saputo che l’altra aveva visto, io mi presi da stronzo perché capirono che avevo combinato il tutto e mi chiesero ‘Dove vuoi arrivare’. Al che mi tolsi l’accappatoio, mi sedetti in mezzo a loro e dissi ‘se una di voi due vuole andarsene, faccia pure’. Si guardarono e nessuna delle due accennò a muoversi. Al che mi voltai verso la zia e iniziai a toglierle la maglietta. ‘Vuoi che me ne vada?’ disse mia cognata ‘non ci penso nemmeno’ risposi. Con una mano le presi la prima la mano e me la portai sul pene, poi le abbassai la testa per farmi spompinare.
La zia alla visione si tolse il reggiseno, in un batter d’occhio si levò pantaloni e slip, mi stese sul divano e mi mise la sua passera in bocca. Nel frattempo mia cognata si spogliò e poi continuò a spompinarmi. La zia godeva, e mi venne in faccia. Con la mano sollevai la testa di mia cognata. Spostai la zia. Mi risdraiai e feci sedere la zia sul mio cazzo in un meraviglioso smorzacandela. Presi mia cognata, la feci salire sul divano e le dissi di mettermi la figa in bocca, però girata dalla parte della zia così potevano vedersi mentre godevano.
Ad un certo punto, la santa zia, presa dalla foga, iniziò a toccare e succhiare le tette della nipote. Io purtroppo non vidi nulla nella posizione in cui ero, ma le sentivo parlare tra di loro. Mia cognata mi venne anche lei in faccia. Le feci alzare. Misi una di fronte all’altra con il mio cazzo in mezzo in modo che potevano succhiarmelo entrambe. Si contesero il manganello come due bambine che vogliono lo stesso giocattolo. Era bello ed eccitante vedere zia e nipote che facevano gara a chi fosse la più porca. Misi mia cognata stesa supina sul divano a gambe aperte. Intanto la zia continuava a ciucciarmi il cazzo. Presi la testa della zia e la pilotai verso la figa della nipote. Fece un po’ di resistenza ma poi iniziò a leccare la passera della nipote. Io mi misi dietro di lei e glielo misi in figa alla pecorina.
Era tutto un ansimare. Venne sia la zia che la nipote non so quante volte.
Le feci cambiare di posizione. Ora era la nipote che slinguacciava la zia, e io me la sfottevo alla pecorina.
Non ce la facevo più. Mi facevano male i testicoli.
Mi ritrassi, le rifeci sedere una di fronte all’altra col mio cazzo in mezzo.
Spompinavano così di piacere che spesso si soffermavano a leccarsi le lingue l’un l’altra. E si toccavano i seni e le passere a vicenda.
Dissi ‘Vengo’ e capii che tutte e due avevano sete. Sborrai in bocca prima a una, poi all’altra. Mi ripulirono per bene la cappella. Ci lasciammo andare esausti sul divano. Poi dissi ‘andiamo a lavarci che si è fatto tardi’. Andarono una su un bagno l’altra sull’altro. Mentre si facevano il bidet, io entravo in un bagno e poi nell’altro, aiutandole a lavarsi. Ma così facendo mi divenne di nuovo duro. Portai la zia sul bagno più grande (dove c’era la nipote). Le misi un po’ di sapone sul buco del culo, la massaggiai un po’, mi misi non so quanto sapone sul pene, e glielo infilai.
Mia cognata guardava sgomenta. Ma quando la zia disse ‘Vero, ti soddisfo di più io!’ mia cognata mi si avvicinò da dietro e cominciò a massaggiarmi i coglioni.
Si era offesa. Mi prese con la mano la mia mano e si portò il mio dito medio in bocca. Lo ciucciò un po’, poi se lo abbassò fino al buco del culo.
Lo fece ruotare un po’ attorno e poi se lo spinse dentro. Io presi del sapone, me lo cosparsi anche sull’indice e le inserii le due dita.
Intanto finchè la zia se lo prendeva in culo, aveva un orgasmo dietro l’altro, smanettandosi anche clitoride e capezzoli. Ad un certo punto la zia mi disse ‘non ce la faccio più vieni’. Allora stantuffai ancora un po’, con delicatezza lo tolsi, girai mia cognata perché era arrivato il suo turno. Spinsi, provai ad entrare. Entrambi sentivamo male. Buttai più sapone liquido possibile, finchè mi entrò la cappella. Piano piano andavo avanti ed indietro ogni volta cercando di rubare qualche centimetro. Quando sentii che era ormai ben lubrificato cominciai un ritmo più intenso e regolare. Intanto la zia era seduta sul bidet, con l’acqua fresca che le dava giovamento su culo e figa.
Le venni nello sfintere. Anche lei trovò sollievo con l’acqua fresca.
Mezzanotte se ne andarono, ma vollero una promessa ‘da oggi ad ogni turno di lavoro di mia moglie, una volta viene la zia, una volta la cognata ed una volta tutte e due assieme’.
Poi la zia che sembrava gradire tra le due di più anche il rapporto lesbo mi disse ‘Sarebbe bello anche farlo in quattro’. ‘beh, le dissi. Se ti riferisci all’altra tua nipote (cioè mia moglie), potrebbe anche essere piacevole. Ma è meglio di no’. Magari in un inciuccio del genere riuscirei a farle fare due cose che non mi ha mai permesso: metterglielo nel culo e venirle in bocca.
 
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