[Incesti] Sesso con la cugina

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K o b r a
CAT_IMG Posted on 17/8/2008, 18:00     +1   -1




Quello che sto per raccontare risale a qualche settimana fa, un sabato afoso.
Mia moglie aveva il turno in ospedale il pomeriggio, quindi se ne andò di casa verso le 12.00.
La mattina andammo in spiaggia dove ci raggiunse anche una sua cugina, che chiamerò Silvia.
Silvia è una ragazza di 21 anni, alta oltre 1 metro e 80, fisico da modella, capelli neri lunghi e mossi, occhi neri e carnagione scura. Una bella ragazza, insomma.
Fino a quel giorno l’avevo vista come una bambina. La prima volta che andai a casa di mia moglie, Silvia aveva 6 anni; quindi l’ho vista crescere. E per lei sono sempre stato il suo cugino. Anche ora che è una donna, non si fa problemi a sedersi sulle mie gambe come quando era una bambina, con estremo disappunto soprattutto del suo morosetto.
Venne a casa con noi. I miei figli le sono molto affezionati. Mia moglie a mezzogiorno se ne andò, e noi pranzammo. Alle 13 Silvia portò a letto i piccoli per il pisolino pomeridiano prima di ritornare in spiaggia.
Finito di sistemare la cucina, mi sedetti sul divano. Fuori faceva un caldo boia, ma in casa, con l’aria condizionata, si stava bene.
Silvia mi raggiunse in soggiorno dicendomi che i piccoli si erano addormentati.
Come al solito si sedette sulle mie ginocchia, abbracciandomi.
Vuoi che eravamo in costume, anche se lei era avvolta in un pareo, vuoi che il fresco dell’aria le aveva indurito i capezzoli, vuoi che con la coscia mi premeva sul pene, cominciai a sentirmelo diventare duro.
Lei se ne accorse, ma non disse nulla continuando a parlare dei sui esami all’università.
Io mi sentivo in estremo imbarazzo anche perché sicuramente lei sentiva che le dimensioni stavano mutando, ma non sapevo cosa fare; se l’avessi spostata solo di un po’, la mia erezione sarebbe stata visibile.
Mentre lei parlava cercavo di pensare ad altro.
‘Scusa, ma mi ascolti? Dove hai la testa?’ dicendo questo si spostò leggermente, e il mio accenno di erezione fu evidente. Lei lo vide, sorrise ma non disse nulla.
‘Scusa, hai ragione, dicevi?’ le risposi in evidente imbarazzo.
‘Niente, è meglio se guardiamo un po’ di televisione!’ e nel dire questo, si aggiustò, sedendosi completamente sul mio cazzo.
Mentre guardavamo la televisione in silenzio, si tolse del tutto il pareo. Ormai non ce la facevo più. La mia erezione era quasi totale. Lei ogni tanto sfregava il suo culetto sul mio pene, e se la rideva.
Era chiaro che stava giocando.
Ad un certo punto, si girò verso di me e disse guardandomi fisso negli occhi ‘Senti, ma sono io che ti faccio questo effetto o stai pensando ai fatti tuoi?’
‘Scusa ma stavo pensando ad una cosa …..’
Si spostò sedendosi sul divano e guardandomi il pacco disse ‘Ora capisco quando mia cugina mi dice che quando scopate la mandi fuori di testa!’ ed io, con fare malizioso ‘Perché? Da cosa lo capisci?’ ‘Dalla bestia che si intravede dal costume….’ ‘Beh, insomma, non è neanche del tutto duro’ dissi.
A questa mia affermazione, mi mise una mano sul cazzo da sopra il costume segandolo.
Ora stava prendendo forma.
Io mi lasciai un po’ scivolare sul divano. Mi piaceva.
Staccò la mano e la portò sotto il costume. Ormai per metà era già fuori.
Mi abbassò il costume ‘Te lo devo dire. E’ proprio enorme. Nicola (il suo fidanzato) dice che ha un bel coso. Io dal vivo non ne ho mai visti in tiro tranne il suo, e credevo che avesse ragione. Ma non c’è confronto col tuo. Bello, veramente bello.’ E dicendomi questo mi alzò il costume come a metterlo via e disse ‘basta così. Spesso quando mi siedo in braccio a te lo sentivo. E mia cugina diceva che ce l’avevi come un cavallo. Ero curiosa. Ma è meglio se ci fermiamo qui.’
Dicendo questo si alzò ed andò in bagno.
Avevo voglia di venire, di calmarmi.
Mi alzai per andare a segarmi sull’altro bagno, ma passando davanti alla porta non potei fare a meno di trattenermi nel provare a socchiuderla.
Sbirciai dentro. Era seduta sul water chiuso, completamente nuda, a gambe spalancate che si stava masturbando, e con l’altra mano si strizzava in maniera convulsa prima uno e poi l’altro capezzolo.
Non sapevo cosa fare. Il mio cazzo stava pulsando sotto il costume.
Presi il coraggio, spalancai la porta. Ci guardammo una frazione di secondo.
‘scusa, non credevo ci fossi tu? Esco subito…ma che fai?’
Lei era ferma come pietrificata ed in evidente imbarazzo.
‘vedo che abbiamo avuto la stessa idea, continua pure io vado a menarmelo sull’altro bagno’
Non mi mossi. ‘senti, perché non lo facciamo insieme’.
Molto probabilmente l’ho interrotta poco prima di avere l’orgasmo, e per non perdere tempo mi rispose di si.
Mi sedetti sul bordo della vasca di fronte a lei completamente nudo.
Potevo vedere bene il suo corpo. Un ciuffetto di peli su una fighetta completamente depilata. I seni erano bei rotondi e sembravano sodi, con due capezzoli che svettavano verso l’alto.
Mentre lei cercava il suo clitoride, io impugnai la mia asta, e con fare lento e ritmato andavo su e giù con la mano.
Mi alzai e mi sedetti sul bordo del bidet accanto a lei.
Non parlavamo ma in quel bagno c’erano solo respiri ansimanti e mugolii.
Lei mi fissava il cazzo, ed ogni tanto si umettava le labbra guardandomi negli occhi.
Allungai la mano e le toccai la figa. Fece un sussulto inarcando la schiena. Mi lasciò fare. Continuai a titillarle il clitoride e con la sinistra me lo menavo.
Lei portò tutte e due le mani sui seni.
Mi alzai non staccandole le dita dalla figa. Avvicinai la cappella a 10 cm dalla sua bocca. Lei lo fissò, poi staccò una mano dal seno e lo impugnò.
Cominciò prima a menarmelo. Il silenzio fu rotto dalle sue parole ‘avrei voglia di succhiartelo fino alle palle, ma non possiamo….. però forse è anche vero che una bestia così quando me la ritroverò fra le mani?’. Senza risponderle glielo puntai dritto verso la bocca.
Se lo appoggiò sulle labbra. Dopo qualche secondo fece uscire la lingua e cominciò a leccarmi la cappella, continuando a segarlo. A malapena le entrava la cappella in bocca.
La presi per le braccia, la feci alzare e la feci inginocchiare per terra.
Mi stesi vicino a lei, la tirai sopra di me ed iniziammo una splendida 69.
La sua fighetta eruttava umori come un rubinetto aperto.
La leccavo con lussuria ed ingordigia. Le succhiavo il clitoride, ed ogni tanto le introducevo la lingua.
Da quella posizione vedevo il suo splendido culetto sodo. Glielo palpavo. Era duro come il marmo.
Più di qualche volta, passai la lingua sul suo buchetto sacro.
Sentivo che stava per venire.
Mi fermai. Le dissi di stendersi a pancia in su. Lei spalancò le gambe pensando che volessi chiavarla. Ma non era ancora giunto il momento. Mi sarebbe piaciuto prenderle il culo. Ma si vedeva che li era ancora vergine.
Mi tuffai con la testa ancora fra le sue gambe. Era fradicia dei sui umori misti alla mia saliva.
Infilai il mio braccio destro sotto la sua gamba in modo che con la mano potessi toccarle la fighetta.
Mentre le succhiavo il clitoride, le introdussi il pollice in figa.
In un secondo la mano si bagno.
Stava per venire. Senza mai staccare la bocca dal suo sesso, scivolai con il pollice fino al buco del culo.
In quella posizione era normale che fosse lubrificato.
Provai ad introdurlo. Sentii una piccola resistenza, ma poi entrò per metà. Lei inarcò la schiena (non so se la reazione fu perché era prossima all’orgasmo e per la sensazione del dito nel culo).
Continuai fino a che non giunse all’orgasmo.
Si dimenava, e non si accorse che il mio pollice era completamente sparito dentro al suo buchino.
Si mosse convulsamente parecchie volte, fino a quando mi allontanò dicendo ‘basta, non ce la faccio più’. In quel momento mi sollevai ed estrassi il dito da quel magnifico giaciglio.
Mi posizionai in mezzo alle sue gambe. Lei guidò il mio pene fino all’entrata del suo sesso. ‘fai piano con quel coso, ti prego’ disse. Introdussi metà cappella, lo tirai fuori. Poi un po’ di più e così feci finchè non entro tutto.
La chiavai lentamente per qualche minuto, poi alzai il ritmo.
Sinceramente non eravamo comodi, anzi. Mentre la scopavo, con una mano aprii un cassetto e presi degli asciugamani. Glieli misi un po’ sotto la testa ed un po’ sotto il culo.
Continuavo a sbatterla. Ebbe un altro orgasmo. La feci mettere alla pecorina, in piedi con le mani appoggiate sulla vasca. La montai da dietro. Ora vedevo bene quel magnifico culo. Con le dita iniziai a stuzzicarlo. Lei mi disse ‘guarda che di li non si entra’ ed io risposi ‘forse non te ne sei accorta ma quando te la leccavo ci è entrato qualcuno’.
E nel dire questo mi cosparsi il pollice con del sapone liquido. Glielo appoggiai nel culo. Lo stimolai un po’ e lentamente la penetrai.
Non disse nulla tranne un sospirato e lungo ‘ohh’.
Sentivo che stavo per venire. Rallentai i colpi. Tolsi il pollice, lo reinserii. Lo ritolsi. Il buchino rimaneva un po’ aperto. Ci sputai dentro.
Volevo scoparle il culo ma da quella posizione era impossibile. Troppo alta.
La misi a pecorina per terra. Il mio cazzo era pieno dei suoi umori all’inverosimile.
Glielo misi da dietro ancora in figa. Non so quanti orgasmi avesse avuto.
Buttai un quantitativo enorme di sapone sul suo culo.
Il mio pollice entrò senza fatica.
A quel punto tentai il tutto per tutto.
Estrassi il mio cazzo dalla sua figa, appoggiai la capella sul suo ano. Provai a spingere. Cercai di farmi spazio entrando un po’ e poi uscendo. Capivo che era troppo grosso per quel buco e che potevo farle male. Lei, però, ci stava. Anzi con le mani si spalancò bene i glutei.
Le dissi ‘prendimelo in mano e puntalo sul buco. Che ad aprirti le chiappe ci penso io’. E così facemmo. Dopo un bel po’ di tentativi, riuscii a far entrare la cappella. Lei emetteva credo dei lamenti di dolore misti a piacere. Mi disse ‘ora stai fermo’. E iniziò lei ad andare avanti ed indietro scopando il mio cazzo con il suo culo finchè non sparì per metà. Si fermò. Girò la testa verso di me e guardandomi disse ‘dai spingimelo tutto’. E così feci. Prima con movimenti lenti, dopo sempre più intensi. Lei godeva.
Me la inculai per 5 minuti buoni. Stavo per venire.
Lo tirai fuori. La misi in ginocchio e glielo misi in bocca.
Me lo segava a due mani e mi ciucciava la cappella. Poi disse ‘ti prego non venirmi in bocca. Mi fa schifo. E stai attento ai capelli.’
Sentivo lo sperma salire su per l’asta. Glielo tolsi dalla bocca appena in tempo. Con le mani se lo portò fra le tette, dove eruttai un quantitativo smisurato di sborra . Qualche schizzo le arrivò anche in faccia. Si strofinava la mia cappella sui capezzoli.
Poi lo guardò e disse ‘dai proviamo sentiamo che gusto ha’ e si infilò la cappella in bocca. ‘un po’ salato ma non fa tanto schifo’ e continuando ‘se continuo cosi ne fai uscire ancora? Sai ora lo berrei tutto. Peccato che non ce la fai!’ e ridendo si alzò ed entrò in doccia dicendomi ‘ti aspetto’.
Andai in corridoio. I bambini dormivano ancora.
Entrai in doccia. Mentre la lavavo mi rendevo conto che era un gran pezzo di figa. Mentre le insaponavo le tette, lei mi insaponava il cazzo (più che altro mi segava).
Disse ‘hai veramente una gran bella bestia. Ma la sai usare anche molto bene. Credimi non avevo mai goduto cosi tanto. Se ogni tanto ho voglia, posso passare a trovarti?’ ed io ‘E Nicola? ‘ ‘Beh con lui continuerò a scopare, ma ora so cosa è una bella scopata’.
Pensai che i nostri 17 anni di differenza avessero fatto la differenza.
‘vieni quando vuoi’. Lei mi baciò sulla bocca come per ringraziarmi, poi si abbassò e mi baciò sulla cappella ‘Ringrazio te ma soprattutto lui. Bravi ragazzi. Ma guarda. Non mi dirai che è già pronto per l’uso?’.
Le spinsi giù la testa. Me lo prese in bocca. Me lo ciucciò e segò con voluttà.
Dopo qualche minuto stavo ancora per venire. Le dissi ‘Vengo!’. Lei alzò lo sguardo continuando il pompino e mi fece l’occhiolino.
Le riempii la bocca di sperma. Ingoiò tutto. E si leccò anche le labbra.
 
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» Layne™
CAT_IMG Posted on 18/8/2008, 20:28     +1   -1




bel racconto 1 po lungo ma bello!!
 
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2 replies since 17/8/2008, 18:00   1465 views
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